Il Manager di Transizione risponde: cambio generazionale e green
Intervistato sul tema “Avvicendamento generazionale in azienda e le nuove sfide della green economy”, Maurizio Nobili, Manager di Transizione di Cahra by Simonelli, con alle spalle una trentennale esperienza in Multinazionali e PMI, dove ha ricoperto, in tutto il mondo, ruoli di Top Management e Auditing, risponde raccontando le nuove sfide per i giovani manager di oggi sul duplice campo del business e della eco-sustainability.
L’Italia di oggi è profondamente diversa dall’Italia del “boom economico” del dopoguerra che ha visto il proliferare di un numero impressionante di autentici “geni” del lavoro e dell’imprenditoria, che hanno portato il loro business locale ad un successo mondiale. Si annoverano ancora oggi casi di aziende che hanno un centro produttivo che non arriva a 100 dipendenti, ma una rete commerciale che si estende worldwide.
Queste imprese nascevano su una forte impronta personale, su un’occasione di mercato dove un catalizzatore rendeva possibile la partenza e lo sviluppo. Ricordiamo ad esempio il settore delle piastrelle di Sassuolo, il settore dell’arredamento e del mobile della Brianza e Cantù, le aziende metalmeccaniche che si trasformano in aziende dell’auto di lusso quali la Lamborghini, Ferrari etc… nel modenese.
Le basse barriere all’entrata in termini di competenza, di tecnologie e di capitali, sono le condizioni principali che hanno permesso questo sviluppo, a cui si aggiungono tuttavia un’attenzione particolare alla qualità ed al gusto e uno spirito imprenditoriale tipici del nostro Paese.
Quando però arriva il cambio generazionale con il passaggio del testimone della azienda di famiglia, gli eredi si trovano a fronteggiare un ambiente esterno, un mercato, una società, una situazione nazionale ed internazionale molto differente da quelle che avevano incontrato i loro predecessori.
Come è cambiato oggi, per un giovane imprenditore che raccoglie il testimone dai predecessori, il modo di fare impresa?
Una situazione non solo diversa, ma a mio parere anche molto più complessa e difficile da affrontare. Se genio, intuizione, determinazione e sacrificio potevano allora bastare allo sviluppo dell’impresa, oggi queste condizioni sono per l’erede sicuramente ancora molto importanti ma non più sufficienti.
La maggiore complessità di fare impresa per le aumentate difficoltà dovute al mutare dell’ambiente in cui ci si trova a confrontarsi può produrre alcune conseguenze:
- si accelera la naturale nati/mortalità delle aziende. Ne consegue che spariscono dal mercato società che avevano fatto la storia e al contempo nascono nuove aziende “native digitali” che, rispondendo meglio alle diverse esigenze del cliente, acquisiscono facilmente le quote di mercato di chi ha fallito e mettono in grave difficoltà chi resiste cercando di rinnovare
- ci si trova ad affrontare sia un “cambiamento” all’interno dell’azienda, che può essere rappresentato ad esempio da un avvicendamento generazionale, da difficoltà di ricapitalizzazione, oppure dall’arrivo di una proposta che “non si può rifiutare” da parte di gruppi stranieri, fondi d’investimento sia un “cambiamento” del contesto esterno, di tipo economico, politico o sociale, o un mix di questi… e la sfida dell’eco-sustainability rientra proprio in quest’ultimo caso
Qual è il ruolo dei Manager Cahra di fronte al cambio generazionale?
Cahra by Simonelli mette a disposizione delle aziende una squadra di manager con una lunga, vasta, interdisciplinare e internazionale esperienza che può aiutare a compiere questo processo di cambio generazionale, affiancando le nuove generazioni alla guida dell’azienda. L’approccio di Cahra è affiancare, assicurando che la guida manageriale rimanga indiscutibilmente nelle mani della proprietà a prescindere da vecchie e nuove generazioni.
Cosa fa nello specifico il Manager Cahra e come si comporta in un contesto di questo tipo?
Con un mandato definito e limitato nel tempo, il Manager di Cahra è un supporto alla proprietà che viene accompagnata nella trasformazione dell’azienda. Ha un attitudine indipendente e professionale, scevra da qualsiasi interesse personale, se non quello di portare a termine la propria missione nel miglior modo possibile e non ha nessun interesse a diventare parte integrante dell’azienda. Il Manager di Cahra contribuisce a preparare all’interno dell’azienda un ambiente motivato, collaborativo, concentrato al raggiungimento dei nuovi obiettivi aziendali espressi dalla nuova direzione. In quanto Manager di Transizione, si focalizza sullo svolgimento della missione, da mettere in atto entro un tempo determinato e, finita la missione, resta di supporto all’azienda solo per eventuali follow-up e per accertarsi dei feedback. E’ necessario che le nuove leve siano aiutate ma deve essere sempre chiaro in azienda e fuori dell’azienda che la guida è e sarà sempre della proprietà; il Manager Cahra è un supporto che mai farà ombra o peggio si sostituirà alla nuova gestione.
Che ne pensi del binomio Trasformazione dell’azienda e approccio “GREEN”?
Oggi la sensibilità generale verso le problematiche ambientali, almeno per una parte del mondo (occidentale), è diventata di capitale importanza. Sempre più legislazioni nazionali e comunitarie (come il noto Green Deal di Ursula Von Der Leyen) emettono leggi, disposizioni e linee guida che hanno come scopo la salvaguardia dell’ambiente, a cui si accompagnano incentivi verso le produzioni/attività sostenibili e penalizzazioni verso produzioni/attività che sostenibili non sono.
Le associazioni di consumo, i movimenti di pensiero ma soprattutto il singolo cittadino ha a disposizione un’enorme quantità di informazioni ed ha acquisito una sensibilità ecologica e ambientale fortunatamente di molto superiore ad alcuni anni fa (si veda ad esempio la risonanza che ha avuto nel mondo l’attività di Greta Thunberg).
Questo ha come conseguenza che il consumatore tende ad orientare le proprio scelte di acquisto verso prodotti e marchi che sono impegnati in una politica Green.
Ma non solo, da quanto confermano anche le società di selezione del personale, oggi i giovani ed i talenti preferiscono orientare le loro scelte di carriera verso aziende con buona reputazione in termini etici e di sensibilità ecologica. Per cui le aziende più innovative, con tradizione e reputazione, se vogliono attirare i migliori professionisti devono fare una precisa scelta in questo senso.
Se poi torniamo a parlare di politiche dell’Unione Europea non possiamo prescindere dal già citato Green Deal Europeo che mette a disposizione, per i prossimi 10 anni, investimenti per circa 1.800 miliardi di euro per accelerare in primis la riduzione di emissione di CO2.
Se quindi il Green da un lato è sicuramente una scelta culturale, filosofica e sociale, dall’altro è anche una enorme opportunità di innalzamento dell’efficienza dei processi produttivi e gestionali dell’azienda e di arricchimento e rafforzamento del brand aziendale e quindi, in ultima analisi, una scelta “obbligata” per l’azienda che, attraverso tale trasformazione, può sopravvivere e crescere.
Eco-Sustainability e cambio generazionale sono quindi due tendenze in un certo senso correlate, perchè rappresentano entrambe processi di transizione in cui il nuovo successore alla guida della azienda di famiglia si trova a gestire un cambiamento a 360 gradi, confrontandosi con le istanze green del mercato, dell’ambiente esterno (ad esempio indicazioni legislative e sociali), del consumatore ma anche dei propri dipendenti in cui il riconoscersi nella bontà green aziendale può essere un’importante spinta motivazionale e di appartenenza. Ed infine anche la nuova generazione di imprenditori può culturalmente essere portata e scegliere di fare impresa sostenibile.
Anche in questo caso il Manager di Transizione Cahra può, con le sue competenze, conoscenze e sensibilità, aiutare questa trasformazione che si integra perfettamente come modalità operative ed aziendali come qualsiasi altra trasformazione che si debba affrontare. Gli obiettivi verteranno presumibilmente verso un efficientamento dei processi in termini di consumo di materie, di emissioni, di politica energetica, di gestione rifiuti o imballaggi, di accorciamento dei tempi di attraversamento del ciclo produttivo, di spedizioni e di comunicazione all’interno e all’esterno dell’importanza di queste modalità green. Ciò in termini relativamente brevi porterà certamente ad un miglioramento della reputazione, da un lato, e dei margini economici, dall’alto, consolidando così l’azienda nel mercato. E tutto questo sarà accompagnato dallo sviluppo della consapevolezza degli operatori aziendali e questa consapevolezza e motivazione potrà essere stimolata dall’opera del Manager di Transizione.
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Chi è Maurizio Nobili
HIGHLIGHTS
- Esperienza in multinazionali italiane ed estere in diversi settori
- Analisi, costruzione e gestione di processi complessi
- Situazioni di missione in Settori Bancario, Industriale, Petrolifero, Energetico, Telecomunicazioni
- Area d’azione globale, sia in Italia sia all’estero
- Gestione di progetti con situazioni operative di grande delicatezza su richiesta del vertice aziendali